lunedì 18 febbraio 2013

L'Italia giusta di Bersani


Una possibile risposta all'intento moralizzante di Bersani:
 
«Temevo che dopo il vizio qualcuno cercasse di far prevalere la virtù, perché chi si pone questo obiettivo è sempre più pericoloso di chi persegue il vizio (e anche meno divertente), dal momento che non può sottrarsi alla tentazione autoritaria, ricordata anche da Aristotele nel contesto sopra citato, secondo cui buoni … si è in un unico modo, cattivi in modi svariati». Massimo Parodi in Aurea mediocritas


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venerdì 15 febbraio 2013

La visuale obliqua di giornalisti e politici


I giornalisti, nella maggior parte, sono spettatori di una realtà che sembra non appartenere loro. Guardano gli eventi da un punto di lontananza (che in realtà è alterigia) per mezzo di un cannocchiale un po’ appannato e non opportunamente regolato. Confusi non comprendono il “tonfo” del M5S che oggi si ritrovano davanti al naso nella forma di un “mostro” cresciuto a loro insaputa: «non ho avvertito alcun botto!» dichiarava imperturbabile il presidente ...

Quasi un anno fa i giornalisti, pedissequamente sulle orme del sistema padrone e corrotto, sostenevano a gran voce l’antipolitica di grillo e dei grillini, definendoli – sempre con una gran dose di supponenza – un rumore noioso sì, ma comunque di sottofondo, perciò non così sconvolgente da richiedere e giustificare una preparazione politica proporzionata al fenomeno. Insomma, la loro esistenza non era ancora percepita come un’entità fortemente scomoda e dannosa all’apparato pubblico dei ...

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domenica 27 gennaio 2013

La nostra crisi


Cito, non sempre rigorosamente (quando lo faccio metto le virgolette), un’interpretazione storica dell’età «contemporanea» presa dalla lettura di un capitolo (già di per sé breve) del testo di Corrao e Viola per comprendere, almeno in parte, la crisi che stiamo vivendo; o meglio, per cogliere le radici storiche di questa crisi globale e singola (relativa ad ogni Stato e Paese). Evidenzio prima di tutto i fattori della considerazione interpretativa dei due storici; rilevo però che l’esposizione è un quadro teorico molto sommario, quindi la mia parafrasi sarà ulteriormente sinottica. Il chiarimento fornito da Corrao e Viola non è esaustivo e ancor meno univoco (la storia non lo è mai per sua stessa natura), pertanto ogni elemento necessita di un approfondimento aggiuntivo.

I fattori della griglia teorica sono: 1. La massificazione; 2. Il trentennio delle due guerre mondiali; 3. Dopoguerra e guerra fredda; 4. Il ruolo dei grandi partiti di massa; 5. La rinegoziazione e gli organismi internazionali e sovranazionali.

martedì 10 luglio 2012

Snobbare la filosofia

Mi è capitato di imbattermi in questa recensione «Un grande fisico reinventa il mondo» del libro di Robert Laughlin, Un universo diverso. Reinventare la fisica da cima a fondo, scritta da Franco Prattico (giornalista) nel 2005 su laRepubblica.it.
E la prima cosa che mi chiedo è perché chi non conosce la filosofia si permette di parlarne, oltretutto in modo sprezzante? E poi, quando mai la riflessione (ed è chiaro che il bersaglio è la filosofia) si occupa di banali esercizi sulla "verità ultima"?

mercoledì 4 luglio 2012

Terza rivoluzione scientifica

La scoperta del bosone di Higgs è una "terza rivoluzione scientifica", ad un secolo di distanza dalla seconda di Einstein e Heisenberg.

venerdì 6 gennaio 2012

Ecodinamica

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TIEZZI, Enzo, Verso una fisica evolutiva. Natura e tempo, Donzelli, Roma, 2006.

Lo studio dell’ecodinamica, proposto da Tiezzi, rappresenta una nuova visione epistemologica – ma anche filosofica – della vita. È un quadro olistico di indagine fisico-chimica e biologica dove uno dei concetti fondanti è l’entropia, dal quale emerge la vita, e nello stesso quadro il fattore tempo gioca un ruolo essenziale. Il tempo è concepito nella sua irreversibilità.


domenica 13 novembre 2011

Constatazioni

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«Barnard a Berlusconi

Su Libreidee

«Presidente Berlusconi, per il bene dell’Italia non si dimetta». Firmato: Paolo Barnard. Autore di un drammatico appello al premier ormai uscente: l’Italia in queste ore è vittima di un «colpo di Stato finanziario di proporzioni storiche», per usare una definizione dell’economista americano Michael Hudson. «Le famiglie italiane e il Suo governo non devono pagare per colpe non loro», scrive Barnard a Berlusconi: «Lei deve dire alla nazione ciò che sta veramente accadendo, e chi ci ha condotti a questo dramma». E’ un piano franco-tedesco, dice Barnard, pensato fin dal lontano 1943 con un unico obiettivo: colpire l’Europa del Sud a beneficio di quella del Nord [...]

continua