martedì 1 febbraio 2011

A spada tratta contro Heidegger

From: [...]
Sent: Saturday, September 18, 2009 1:21 PM
Subject: Heidegger
To: [...]
 
Cara [...],

adesso che ho finito di studiare Essere e Tempo, le Interpretazioni fenomenologiche di Aristotele, Che cos'è la metafisica? e Che cos'è la filosofia? ti dico quali sono le mie opinioni su Heidegger, rispetto anche a quello che è stato il mio percorso di studi, da cui non posso prescindere, perché da questo io ho trovato il mio atteggiamento filosofico e il mio punto di vista sulla filosofia, che nel tempo forse si trasformerà in altro.

1. Linguaggio. È vero che ho letto Heidegger in italiano, per cui il senso e le sfumature della sua lingua nella traduzione saranno passate solo al 50% e di questa metà io ne avrò percepito il 10% (falsa modestia!), però anche solo questa piccola parte mi pemette di constatare che Heidegger ha coniato una varietà di termini sufficienti per comporre un glossario di una cinquantina di pagine. Io sono dalla parte di quei filosofi che sostengono che la filosofia debba essere fatta con un linguaggio semplice e ridurre i termini tecnici al minimo indispensabile o di utilizzarli solo quando è proprio necessario, perché la filosofia non è erudizione chiusa nelle stanze buie di un sapere concesso a pochi eletti, ma deve essere capita anche dai non specialisti. Sono sempre dalla parte di quei filosofi che sostengono la non necessità di coniare ulteriori termini rispetto a quelli propri del linguaggio "quotidiano" per spiegare un pensiero.

2. Pensiero. Heidegger non spiega il suo pensiero, perché il suo pensiero è appropriazione (trasformata a volte e nemmeno sviluppata) di quello di altri autori, ed è per questo che ha bisogno di nuovi termini, per non fermarsi alla semplice copiatura. La sua giustificazione, nelle Interpretazioni fenomenologiche di Aristotele, è di concepire l'indagine filosofica come interpretazione e se essa è tale ha la necessità di una situazione interpretativa storica. Il nuovo termine, dunque, gli permette l'inserimento storico del suo "pensiero". Ma Heidegger non è un pensatore originale, perché non è un pensatore, è, invece, uno speleologo delle etimologie del pendiero di altri, ma dall'etimologia non emerge un nuovo pensiero, bensì solo il senso. Gli altri sono Aristotele, Agostino e Nietzsche fra tutti, ma anche Bergson, Cassirer, Dilthey, Husserl, Brentano, Hartmann, Hegel e altri ancora. Se si leggono tutti questi autori, Essere e Tempo è un riassunto interpretativo, con pochi cenni di originalità.

3. Argomentazione. Prolisso, ripetitivo nelle argomentazioni (stringi stringi Essere e Tempo si protrebbe ridurre alla metà delle pagine) e spesso non utilizza le stesse espressioni da lui coniate per indicare la stessa cosa. Ma non solo, io ho trovato delle contraddizioni e anche delle assurdità, tipo «qualsiasi ente il cui essere sia difforme dall'Esserci deve essere concepito senza senso, [...] estraneo al senso [...] solo ciò che è senza senso può essere contro-senso» [sic!] (Cfr., § 32, p. 187. Corsivo mio).

a1) Qual è l'ente il cui essere è difforme dall'Esserci? io rispondo l'ente intramondano dell'utilizzabilità il cui senso è proprio l'utilizzabilità, mentre il senso dell'Esserci, in generale, è la Cura.

b1) Quale ente è allora? io rispondo che Heidegger, per quello che ne so io, non lo dice.

c1) E dunque nessun ente è senza senso! Un ente potrà forse essere inidoneo! Ma inidoneo per chi? Per l'Esserci, quindi è l'Esserci che attribuisce un "valore". Ma l'assurdità più incredibile è:

a2) «Solo ciò che è senza senso può essere contro-senso» [????]

b2) Se io dico "sto passeggiando da X a Y", significa che la mia direzione è verso Y, e se tu mi dici "io sto andando nel 'senso contrario'", significa che tu vai verso X. Tu ed io abbiamo sensi contrari di camminata. Ora, se io fossi davanti al computer e non a passeggiare, nessuno può dire che io ho un senso contrario al tuo, o tu al mio. Se qualcosa manca di senso, come fa ad avere la possibilità di essere contrario?

b3) dunque, che cazzo significa che l'ente che non ha senso può essere contro senso?

b4) la chiave è quel "può"? se sì, allora se un ente può avere un senso, avrà anche la possibilità di essere sensato e non solo un contro-senso! o no?

b5) Ma che cos'è il senso per Heidegger? Il senso è ciò che emerge dall'apertura comprendente dell'Esserci. Dunque, è l'Esserci che dà un senso alle cose, utilizzando la terminologia di Nietzsche, secondo il proprio punto di vista, ma sempre in quanto essere-nel-mondo, cooriginario, coinvolto, attivo, partecipe al mondo, perché l'Esserci è il mondo stesso. Ciò significa che l'ente che è difforme all'essere dell'Esserci non possiede propriamente un senso, perché il senso non è un modo di essere di quell'ente, ma il senso gli viene "dato" dall'Esserci nel suo modo di essere dell'apertura, di prendersi cura, dell'avere-a-che-fare, ecc.

b6) Un ente che può essere difforme all'Esserci è quell'ente che è semplice-presenza. Ma Heidegger dice che non esiste la sola semplice-presenza come modo di essere, perché anche l'utilizzabile inidoneo avrà la sua appagatività in qualche altra circostanza, sarà utlizzabile in un altro modo.

b7) Pertanto,

«qualsiasi ente il cui essere sia difforme dall'Esserci deve essere concepito 'senza senso', [...] estraneo al senso [...] solo ciò che è senza senso può essere contro-senso»,
per me non significa niente! anzi, non è proprio un pensiero. O addirittura se è un pensiero è un pensiero in contraddizione con tutto quello che Heidegger dice prima di questo punto.

4. Analisi esistenziale. L'analisi esistenziale non è la garanzia del significato ontologico delle cose, è esclusivamente la garanzia di un'interpretazione antropocentrica che, per il senso che Heidegger dà all'ontologia, essa da questo punto di vista (interpretazione antropocentrica) non può fornire una significatività originaria (prima e fondandante) dell'ontologia stessa.

Dunque, nulla di nuovo sotto l'orizzonte ontologico, nulla di nuovo nemmeno sotto quello ontico!

Mi detesterai, ma pazienza! ;))
un abbraccio,
[...]

1 commento:

  1. Ciao. sarei interessato ad una analisi del genere su Husserl, Derrida e Deleuze. Sarebbe priceless.
    Bello stile.

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